Fare fotogiornalismo significa fondamentalmente raccontare storie attraverso la sola forza delle immagini. Ma, in più, le storie raccontate devono seguire le regole del giornalismo, devono cioè essere storie vere ed essere rese al pubblico rispettando quello che è deve essere la regola fondamentale del giornalista: la sua deontologia professionale che gli impone di raccontare la realtà in modo imparziale e quanto più veritiero. Un a foto deve quindi raccontare la storia che c’è dietro nel modo più equo, equilibrato e imparziale possibile. Ma cos’è che rende “bravo” un fotogiornalista? Per fare fotogiornalismo risulta fondamentale determinare gli aspetti più importanti di una storia e intuire come la foto deve essere composta al fine di trasmettere il giusto significato al pubblico. Ciò significa che un fotogiornalista non deve esercitarsi solo sulla fotografia ma deve essere in grado di destreggiarsi in molte più arti tra cui, per esempio, la psicologia delle persone in gioco, nonchè il dono di essere al posto giusto nel momento giusto. La capacità di sintesi è quindi forse l’aspetto principale di questa professione, unita alla capacità di sapersi muovere all’interno di ogni contesto o situazione.

Coprire un evento di cronaca con un buon servizio fotografico è oggi giorno fondamentale in termini di visibilità e in ambito social in particolare, un servizio fotografico deve essere realizzato e consegnato in tempi brevissimi, senza possibilità di errore. Giornalista Pubblicista con regolare tesserino ODG Toscana dal 2007, sono oggi fotoreporter e lavoro come Fotogiornalista Eventi e Cronaca per diverse testate locali e nazionali da molti anni e grazie all’esperienza accumulata nel corso della mia professione, sono in grado di assicurare una copertura fotografica precisa e puntuale, con consegna del materiale fotografico in tempi repidissimi, assecondando le necessità di qualsiasi redazione, agenzia o ufficio stampa.